Patrimonio nel 2023

Ed eccoci al primo post della rubrica sul mio patrimonio. Ricorda una cosa, fondamentale: non sono un imprenditore, non sono un investitore, non sono un business angel1 . Allora perché ti racconto come va la mia vita finanziaria? Perché essere un Architetto Libero Professionista è come essere un imprenditore, un investitore ed un business angel di se stessi. Oltre a saper progettare bisogna avere delle soft skill incredibili in:

  • Comunicazione verbale, scritta e visiva;
  • Collaborazione di squadra e networking;
  • Leadership nella gestione del progetto e decision making;
  • Gestione del tempo con pianificazione e prioritizzazione;
  • Adattabilità nell’essere flessibili e apprendere continuamente;
  • Problem solving in creatività ed analisi critica.

Tutto questo non viene chiesto dal tuo cliente ma, collateralmente, lo pretende. Perché noi dedichiamo la nostra professionalità e impegno al cliente, poiché è il cliente che detiene le risorse finanziarie necessarie. Come l’asino segue la carota, ci muoviamo in sintonia con le esigenze e le risorse del cliente per fornire un servizio di qualità.

Se qualsiasi cosa non dovesse funzionare: la prima ruota del carro a saltare sei tu, progettista e direttore dei lavori. Puoi leggere il riassunto del mio 2023 e farti due risate nel constatare l’anno peggiore che ho vissuto… fino ad oggi!

Le fatture emesse quest’ anno sono SEI. Quasi mi vergogno. Purtroppo non è stato un anno profittevole, affatto. Come puoi osservare sempre nella lettura precedente, ho scartato molti lavori piccoli per dedicarmi a quelli più grandi che si sono rilevati, alla fine, un enorme buco nell’acqua. Ma andiamo con ordine. Questo è il risultato delle fatture:

  • Fattura nr. 1 del 14/03/2023: 1.206,00 €
  • Fattura nr. 2 del 29/05/2023: 185,08 €
  • Fattura nr. 3 del 23/06/2023: 70,84 €
  • Fattura nr. 4 del 31/07/2023: 1.206,08 €
  • Fattura nr. 5 del 29/08/2023: 2.727,32 €
  • Fattura nr. 6 del 02/11/2023: 1.123,23 €

Dire che il 2023 è stato un anno magro è riduttivo. Ho fatturato un totale di 6.518,55 € al lordo delle tasse che dovrò pagare. I problemi di questa scarsità di lavori è da ricercarsi in due macro-eventi: il primo è la convinzione che ho di concentrarmi esclusivamente su un determinato tipo di lavori, lasciandomi indietro i lavori più piccoli (che come vedi comunque ne ho accettati un paio con le fatture nr. 2 e 3) ed il secondo è la crisi (un termine che odio ma rende bene il concetto) di cui è stato il portavoce da un paio di anni il superbonus, con la fobia di fare certi interventi da parte di clienti ed imprese, aggiunto all’aumento dell’inflazione e le tensioni geopolitiche che stiamo vivendo.

Il grande problema, però, è evidente nelle spese sostenute che, ovviamente, non sono diminuite ma nettamente aumentate. Grande importanza ha contribuito la tassazione relativa all’anno fiscale del 2022 dove ho fatturato 46,170,00 €. L’imposta sul reddito delle persone fisiche, i contributi previdenziali, gli imprevisti e la metanizzazione della mia casa hanno contribuito ad aumentare notevolmente il monte spese annuale e, di conseguenza, ripartito mensilmente. In una panoramica annuale, divisa per categorie, puoi vedere quanto ho speso durante il corso di quest’anno:

In una veloce analisi si può vedere come il 2023 ha sfornato la bellezza di una spesa complessiva di 25.398.14 € e se proprio non ti piace fare i conti, andando a sottrarci gli incassi possiamo definire il mio cash flow2 in negativo di 18.879,59 €.

Analizzando più nel dettaglio si possono vedere quali sono state le spese più importanti effettuate:

Il valore più alto è dettato dalle imposte sul reddito e tassazione varia (compresa la cassa previdenziale) che ammontano a 4.572,96 €. È da fare, però, una importante premessa. Quelli che vedi come tassazione sono sia il saldo per l’anno 2022 che l’anticipo dell’anno in corso, 2023. Questo perché, ti ricordo sempre, che nel 2022 avendo fatturato una bella somma e conseguentemente mi son venuti a bussare alla porta per chiedermi quanto dovuto in base al mio regime fiscale (forfettario). Di conseguenza ho dovuto saldare quanto da me fatturato.

Subito dopo le imposte si nota come, un valore estremamente alto, è da attribuire anche alla spesa di generi alimentari (spesa al supermercato per intenderci) che ammonta a 3.232,87 €. Questo dato, suddiviso in 12 mesi mi porta ad aver affrontato una spesa mensile, in media, di circa 269 euro. Direi che, un nucleo di due persone in famiglia, è molto buono. Altro dato importante è la parte di Gas ed Energia elettrica con un valore di 2.083,86 €. Questa voce, attualmente, tiene in considerazione solo il riscaldamento Gas e non la parte elettrica che trova riscontro nella voce Domiciliazioni e Utenze. Una spesa così alta è condizionata dal riscaldamento di casa che, ancora per pochissimo tempo, è tramite serbatoio interrato di GPL. Ogni pieno di 800 litri (1.000 di capienza massima) mi costa 1.128 €/litro più iva. Praticamente vado a pagare 1.376 €/litro. Tenendo conto che, annualmente, spendo circa dai 2.500 € ai 2.800 € per riscaldamento, cottura e acqua calda sanitaria, aver avviato la procedura per l’allaccio alla rete metanifera mi porterà ad un break even point3 nel giro di 6 o 7 anni. Senza contare il costante rialzo spaventoso del gas propano liquido.

Ed arriviamo ora proprio ai “prelievi” e, in parte alle “altre uscite”. Tutto l’iter di lavori di allaccio, nuovo impianto di conduzione dal contatore alla caldaia, la nuova caldaia a condensazione e tutti i lavori impiantistici hanno richiesto una spesa molto importante che ammonta a 7.650 € di cui ancora non tutti sono stati pagati in quanto i lavori sono in corso d’opera. Attualmente ho effettivamente pagato 1.500 € per la condotta dal contatore alla mia caldaia e 1350 € circa per la nuova caldaia a condensazione. Essendo ancora in attesa dell’allaccio finale, del lavaggio dell’impianto e della messa in funzione della caldaia con i vari certificati e libretti la spesa si aggirerà sulla cifra sopra riportata. Dentro tale cifra ci sono anche i lavori svolti dal distributore di zona del gas metano.

Tra gli ultimi punti che voglio menzionare ci sono i carburanti e la manutenzione veicoli, rispettivamente di 1.826,22 € e 1.760,00 €. Devo dire che quest’anno non è stato molto fortunato nemmeno dal punto di vista dell’automobile (di cui sono un gran appassionato). Ho dovuto chiamare cinque volte il carroattrezzi per tre forature, una rottura di un cerchio in lega e la rottura della cinghia dei servizi. Ovviamente, alcuni valore di “manutenzione veicoli” sono ricomprese anche in prelievi.

A fronte di ciò, il mio patrimonio ammonta a 16.755,23 € ed è così composto:

  • Conto corrente principale: 11.347,96 €
  • Conto corrente secondario: 3.077,68 €
  • PostePay: 5,60 €
  • PayPal: 0,91 €
  • Contanti: 57,35 €
  • Criptovalute: 2.265,73 €

Una grande fortuna, inoltre, è avere la proprietà di un immobile, nella quale risiedo, stimata “a occhio e croce” sui 160.000 €. Questo dato “a occhio e croce” è basato sul prezzo di acquisto effettuato nel 2019 a 140.000 € più i vari lavori di manutenzione effettuati. Quindi è un valore che tiene in conto del mercato nel momento in cui ho sottoscritto il preliminare e non del valore intrinseco4 dell’immobile stesso. Di conseguenza, potrei affermare che il mio patrimonio comprensivo della mia proprietà immobiliare ammonta a 176.755,23 €. Non prendo questo dato, attualmente, come valore per calcolare il mio cash flow in quanto potrebbe essere fuorviante rispetto alla mia capacità economica reale. Difatti non conteggio nemmeno il possesso dell’automobile.

In chiusura, quindi, possiamo vedere l’andamento del mio patrimonio, esclusa la proprietà immobiliare, in un grafico che tiene conto uno storico da gennaio 2022 (momento in cui ho iniziato a tracciare con costanza e precisione tutti i miei movimenti economici).

La situazione, a conferma di tutto quanto sopra, non è rosea. Speriamo in un 2024 scoppiettante.

  1. Il Business Angel è una figura che aiuta le start-up promettenti sia dal punto di vista economico che attraverso assistenza tecnica e direzione strategica. ↩︎
  2. Il Cash Flow è la differenza fra entrate e uscite in un determinato periodo di tempo. ↩︎
  3. Il Break Even Point è il punto in cui si trova il pareggio economico rispetto all’investimento sostenuto inizialmente. Da quel punto in avanti si avranno solo vantaggi economici. ↩︎
  4. Il valore intrinseco è il valore del bene fuori dal mercato riferito al periodo storico. Prende in considerazioni più aspetti: costo di costruzioni, valore affetto, qualità della costruzione, qualità del contesto e delle migliorie apportate. ↩︎

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